La Casa Circondariale di Catanzaro il 25 ed il 27 giugno ha aderito alla X edizione della campagna “Non un mio crimine, ma una mia condanna”, indetta dalla nostra rete europea Cope (Children of Prisoners Europe) a tutela dei bambini i cui genitori sono detenuti.
L’iniziativa prevede l’organizzazione di eventi di sensibilizzazione sulle relazioni familiari (feste, incontri, mostre) nelle carceri ed è curata in Italia dall’associazione Bambini senza sbarre a livello nazionale.
“Il carcere di Catanzaro” ha affermato la direttrice Angela Paravati “ è consapevole dell’importanza dei legami familiari su due fronti: in primo luogo i bambini che hanno i genitori in carcere non hanno alcuna colpa eppure pagano una perdita inevitabile in termini di affetto e vicinanza in un’età in cui è più che mai importante la presenza quotidiana del genitore; in secondo luogo i figli sono il miglior motivo che può avere una persona che ha sbagliato per tornare ad essere una persona per bene. Avere un affetto “fuori” è uno stimolo continuo per i detenuti a studiare e a migliorarsi.”
L’associazione “Universo Minori”, presieduta dalla dottoressa Rita Tulelli, che da tempo collabora con l’istituto di Catanzaro organizzando laboratori ed eventi a tutela dei piccoli che vengono a visitare i genitori in carcere, in questa occasione è stata presente con due mascotte che hanno interpretato personaggi di Walt Disney ed hanno accolto i ragazzini in modo sentito e amichevole coinvolgendoli in giochi di gruppo.
Gli incontri si sono svolti presso l’area verde e presso il teatro della casa circondariale e non è mancata una degustazione di dolci preparati nella pasticceria dell’istituto. “La genitorialità ” – ha affermato la dottoressa Tulelli – “è un valore che non deve subire una penalizzazione neanche durante la detenzione, per questo l’associazione da me presieduta sostiene queste importanti e valevoli iniziative”.