Corso di fotografia in carcere promosso dall’associazione “Universo Minori”

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L’Associazione “Universo Minori” di Catanzaro, presieduta dalla presidente Rita Tulelli, ha proposto, fra le varie attività promosse all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro, un progetto denominato “L’ALTRO ME” che consiste in un corso di fotografia per i ragazzi detenuti ad opera di professionisti del settore.
Gli oneri economici necessari alla realizzazione del progetto sono interamente sostenuti dell’Associazione vista la totale assenza di altre tipologie di finanziamenti di carattere pubblico o privato.
Le finalità del progetto sono molteplici e la più importante tra queste, che rappresenta la matrice di tutte le attività svolte all’interno dell’istituto, è quella legata al motivo per cui la volontà dell’Associazione di promuovere nuove attività per i detenuti è in continua crescita, ovvero il concedere la possibilità ai ragazzi di intraprendere percorsi formativi la cui fruizione sarebbe loro negata vista la condizione di detenuti ed in virtù della quale si offrono loro opportunità di crescita al pari di tutti i giovani appartenenti alla stessa fascia di età ai quali la società concede la possibilità di sviluppare la propria personalità anche attraverso il percorso formativo più consono alle proprie attitudini, le quali, spesso, vengono pienamente comprese solo attraverso la possibilità di scegliere tra innumerevoli opportunità.
Ogni progetto offre ai giovani detenuti una finestra senza sbarre sul mondo, attraverso la quale potersi “affacciare” con gli “occhi” della mente per mezzo della fruizione di nuove esperienze che altrimenti non avrebbero possibilità di acquisire all’interno delle mura della casa circondariale, esperienze che sono il mezzo necessario attraverso cui è possibile il reintegro nel tessuto sociale del soggetto detenuto rimesso in libertà, infatti ogni abilità acquisita può essere molto utile al minore sia nella quotidianità all’interno del carcere ai fini della socializzazione per mezzo della condivisione di interessi comuni con gli altri ospiti della struttura, ma soprattutto nello sviluppo di capacità facilmente spendibili in ambito professionale una volta riacquistata la libertà.
Lo scopo del progetto sarà sviluppare lo spirito di osservazione mediante l’esplorazione degli ambienti, delle persone, delle cose, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, ma nello stesso tempo, quasi volendo sfidare il concetto di paradosso, senza nessuna “lente” imparando ad osservare tutto quanto ci circonda senza nessun pregiudizio, senza il peso che può arrecare la paura che può scaturire verso gli altri, verso quel mondo che ha emesso una condanna a livello giuridico e spesso, purtroppo, anche a livello umano, facendo si che chi sia oggetto di tale considerazione si senta fuori posto in una società che sembra marcare e rifiutare chi ha commesso degli sbagli nonostante abbia ottenuto il suo riscatto nei confronti della stessa, mediante lo sconto della pena, ma spesso, ciò, sembra non bastare.

Il progetto, oltre a concedere l’opportunità ai ragazzi di sviluppare nuove capacità ed una nuova visione del mondo esterno, è veicolo per la comunità tutta, attraverso un percorso visivo proprio del mondo fotografico, di incentivi ad aumentare la sensibilità nei confronti del tema concernente le carceri, si vuole infatti in questo modo stimolare i ragazzi ad esternare desideri, aspirazioni, passioni, paure, più in generale stati d’animo, attraverso le immagini, ma soprattutto a far giungere all’esterno dell’istituto minorile il loro messaggio per mezzo del lavoro svolto durante il corso di fotografia, il quale rispecchia quello che avviene quotidianamente durante il personale percorso di rieducazione.

I migliori scatti realizzati nel corso delle lezioni tecnico-pratiche faranno parte di una mostra che potrà essere apprezzata sia all’interno che all’esterno delle mura carcerarie, in particolare in uffici e luoghi ad elevata ricettività ed anche mediante la pubblicazione di una raccolta delle foto.
Tale pubblicazioni potranno essere acquistate, per mezzo di offerta libera, presso lo studio fotografico a cui è affidata la preparazione del progetto o per mezzo di canali di vendita digitali, una parte dei proventi saranno devoluti a favore dell’Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro “Silvio Paternostro”
Il corso di fotografia a cura del fotografo catanzarese Danilo Assara, coadiuvato dal collaboratore Ernesto Lamanna, sarà suddiviso in una parte teorica ed in un’altra di natura tecnico-pratica con l’obiettivo di divulgare l’arte della fotografia come espressione ludico-manuale limitando al minimo il contatto tecnico con la fotocamera, in modo da lasciare spazio alla spontaneità della ripresa.
L’Associazione “Universo Minori” auspica che dall’iniziativa, oltre all’impatto visivo, possa scaturire un rapporto fra gli operatori ed i detenuti con il supporto e la vicinanza della città e dell’intero territorio nazionale.

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