“Universo Minori” contro bullismo e cyberbullismo. Convegno organizzato in collaborazione con la Chiesa di Pentone e dal Gruppo Famiglia

L’associazione “Universo Minori” con la presidente dottoressa Rita Tulelli nel pomeriggio di oggi ha organizzato in collaborazione con la Chiesa di Pentone guidata da Don Gaetano Rocca e dal Gruppo Famiglia un convegno riguardante due fenomeni che purtroppo si stanno espandendo a macchia di leopardo bullismo e cyberbullismo. Ricco il tavolo dei relatori composto dalla presidente dell’associazione “Universo Minori” Rita Tulelli, dall’onorevole e presidente dell’ associazione Risveglio Ideale Angela Napoli, dal sindaco di Pentone Michele Merante, dal sacerdote Don Gaetano Rocca, dall’avvocato Paolo Piccinini. Moderatore dell’evento la giornalista Stefania Abbruzzo. 

I relatori davanti ad un pubblico di genitori hanno approfondito i fenomeni del bullismo e cyberbullismo che rappresentano dei comportamenti illeciti verso altri soggetti. Durante il convegno/dibattito si è sottolineato che per fermare questi due fenomeni ci vuole un patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia. La famiglia che è il primo status della società, perché all’interno si inizia ad essere preparati ad affrontare la vita e si ricevono quei valori propri del nostro essere, l’educazione, il rispetto, i sentimenti, il vivere insieme. 

La scuola perché deve vigilare su questi casi di bullismo ed avere severità all’uso dei cellulari prendendo provvedimenti disciplinari per chi non si attiene alle norme scolastiche utilizzando i telefonini durante le ore di lezione. Alla fine del convegno ci sono stati vari interventi nei quali è emerso che un modo per sconfiggere il bullismo c’è ed è parlare. I ragazzi che sono vittime devono esprimere il proprio stato d’animo, raccontare tutto ai genitori o a qualcuno di loro fiducia ed i genitori e gli insegnanti captare anche i messaggi nascosti. 

Un convegno che ha prospettato delle statistiche riguardanti l’assenteismo dei tutori adulti, questa assenza espone i ragazzi a rischio di fare brutti incontri in rete, o di imbattersi in materiale violento o sgradevole. Un bambino su quattro infatti ha dichiarato di essersi trovato di fronte a delle immagini sgradevoli che l’hanno infastidito ed il 20,5% è stato oggetto di molestie anche da parte di adulti.

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